Benefici e svantaggi dello sport del nuoto
Eccoci ad una disciplina che gode di una grande fama per i benefici che può portare alla forma fisica.
In effetti il nuoto (quell’insieme di movimenti che assicurano il galleggiamento e lo spostamento nell’acqua) è considerato uno degli sport più completi, ed in effetti non esiste una disciplina più formativa e completa di questa.
Per questa ragione, il nuoto è consigliabile a tutti e a tutte le età, ed in particolare è molto indicato per sviluppare in modo armonico gli arti – sia inferiori sia superiori – ed il torace.
In più migliora ampiamente la funzionalità cardio-respiratoria, tanto che molti sostengono che ogni ragazzo dovrebbe nuotare con continuità tra i 4 e gli 8 anni, anche perché l’età migliore per iniziare è proprio quella tra i 4 e i 7 anni.
Con il nuoto, insomma, si assiste ad uno sviluppo della struttura ossea armonioso e completo: la cassa toracica tende ad ingrandirsi, mentre si correggono le deviazioni della colonna vertebrale (come nella scoliosi) e contemporaneamente non si sovraccaricano le articolazioni perché viene praticato in sospensione, quindi in un ambiente in cui è virtualmente assente la forza di gravità.
I principali vantaggi di una costante attività natatoria
1. Il nuoto investe e mette in moto gran parte dei muscoli corporei:
braccia, gambe, collo (respirazione a crawl…), schiena, e ciascuno di questi può essere impegnato con grande vigore. Al contrario di molti sport che imperniano il dispendio di energia sopratutto su certi arti (es. le gambe nel cliclismo o nel calcio…), il nuoto distribuisce il movimento sulla generalità del corpo, ed è per questa ragione che è universalmente riconosciuto come lo sport che sviluppa più armoniosamente tutta la muscolatura.
2. E’ estremamente flessibile:
Il nuoto non è tutto “gara”: può essere un momento di relax costeggiando le rive di un lago, può essere una serata in piscina in cui si chiacchiera con gli amici e ogni tanto ci si tuffa a fare due o tre vasche. Credo sia difficile trovare uno sport che abbia la flessibilità e l’adattabilità del nuoto a tutte le condizioni fisiche! Si va dalle necessità dei traumatizzati che cercano di riabilitare un arto ai campioni di delfino, dallo sguazzare dei bambini per divertimento alle tranquille bracciate di chi cerca di buttar giù qualche chilo di troppo…
3. Può disperdere da poca a moltissima energia:
Quando serve una perdita di energia leggera, il nuoto permette di restare sempre in area aerobia, con esercizi soft che (pur svolgendosi in piscina) non andrebbero forse nemmeno definiti nuoto vero e proprio perché comportano meno sforzo anche rispetto ad una semplice camminata. Contemporaneamente, nella stessa piscina e con gli stessi movimenti di base, si può dare il via ad una dispersione di calorie enorme, per la contemporaneità e il gran numero di muscoli interessati.
Inoltre, in piscina avviene è una dispersione termica supplementare rispetto a quella richiesta dal semplice movimento: è quella dovuta alla conduzione e temperatura dell’acqua. Da un lato, il potere di conduzione dell’acqua facilita il raffreddamento (suda di più un corridore che un nuotatore) e quindi crea le condizioni paragonabili a quelle di un motore che (essendo ben raffreddato) può salire di giri senza fondere. Dall’altro lato, l’acqua fresca richiede a chi non lavora “a pieno regime” un supplemento di dispendio per il riscaldamento del corpo. Si ha insomma un punto limite al di sopra e al di sotto del quale l’acqua ha un effetto diverso, ma in ogni caso essa facilita la dispersione termica e l’aumento in termini di dispendio energetico complessivo
4. E’ molto salubre:
Non vi sono malattie specifiche imputabili al nuoto. Mentre vi sono sport che comportano rischi e traumi tipici (come il tennis), gli eventuali traumi del nuoto sono del tutto generici (si può dire che se uno scivola e cade in piscina, avrebbe potuto scivolare e cadere anche nel proprio bagno). Vi sono alcuni rischi che apparentemente paiono legati alla frequentazione delle piscine:
a-infezioni come verruche o funghi (piede d’atleta). Vero, ma non sono problemi specifici del nuoto. Infatti non si parla di “piede del nuotatore” ma di piede “d’atleta”, perché la mancanza di scrupolosa igiene nelle docce e negli spogliatoi comporta lo stesso problema della mancanza di scrupolosa igiene nelle piscine, dei relativi spogliatoi e docce…
b-traumatismi. Non vi sono più traumatismi tra i nuotatori rispetto a quelli che si osservano in altri sport. Anzi, è molto meno facile farsi male in una vasca d’acqua che quando si cavalca una bicicletta o si corre per i boschi.
c-raffreddamento, ecc. Se una persona è ammalata, raffreddata, ha un ascesso dentario o l’influenza, non si deve recare a nuotare. Ma anche qui, si hanno le stesse precauzioni che si dovrebbero mettere in campo per il karatè o per la corsa ad ostacoli… In realtà molte persone pensano che il raffreddamento dell’acqua possa portare al raffreddore o all’influenza… Queste malattie (è bene ricordarlo) sono malattie infettive. Se uno ha già il contagio non si deve strapazzare né col nuoto né con altro. Se uno contrae in contagio in piscina, può contrarlo anche andando in banca o al cinema… Ma è molto più probabile questo secondo caso, visto che in piscina c’è una concentrazione di cloro (che è un disinfettante) molto superiore…
5. Costa poco:
La sua economicità si basa sopratutto sull’attrezzatura dal costo irrisorio (chi non ha già in casa un costume da bagno?). Se anche si vogliono aggiungere accessori sofisticati (super-occhialini, cuffia di gran marca ecc) resta un’attrezzatura che scompare davanti al costo di quel che serve per andare a sciare, a tirare al bersaglio o a fare quattro pedalate su una bici da corsa…
Per giunta, tutta l’attrezzatura può essere portata in una borsa di modeste dimensioni, e quindi si può praticare anche durante l’intervallo di colazione, o dopo il lavoro, senza dover ripassare da casa…
Svantaggi del nuoto
Contrariamente alla credenza popolare, il nuoto non si può formalmente definire uno sport “completo”. Questo succede non perché il nuoto non sia un buono sport, ma perché in realtà uno sport competitivo veramente completo non esiste (ed è questa la ragione per cui gli sportivi professionisti integrano sempre il proprio allenamento con l’attività pesistica in palestra dedicata scientificamente ai gruppi di muscoli meno coinvolti nella loro specialità).
In particolare, l’addome è poco interessato dal nuoto.
Stare sempre a mollo nell’acqua per molteplici ore, potrebbe favorire, soprattutto in età adulta, a favorire il terreno idoneo a disturbi come l’osteoporosi.
Secondo quanto sostengono alcuni, inoltre, il nuoto tende ad indurre il corpo alla creazione di un pannicolo adiposo sotto la cute, come reazione di difesa al freddo dell’acqua.
L’aspetto del nuotatore sarebbe in qualche modo antiestetico.
Queste osservazioni in realtà generano dei grossi sospetti presso coloro che vogliono abbattere il grasso nel loro organismo… ma si tratta in realtà di motivazioni poco fondate, in una situazione reale nella quale ormai la stragrande maggioranza di chi nuota nei periodi freddi lo fa in una piscina coperta e adeguatamente riscaldata!
L’unico svantaggio reale del nuoto, infatti, è che richiede una piscina o uno specchio d’acqua naturale (che comunque, alle nostre latitudini, non è frequentabile tutti i giorni di tutto l’anno…).
E’ però vero che piscine pubbliche di buon livello sono ormai presenti in modo capillare su tutto il territorio: chiunque (atleta o semplice praticante) ha quindi la possibilità di frequentarne una anche tutti i giorni