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Punti forza e debolezze delle lenti a contatto

Punti forza e debolezze delle lenti a contatto

Ben 20 milioni sono gli italiani che soffrono di comuni problemi di vista quali miopia, astigmatismo, presbitismo. Solo il dieci per cento di essi, tuttavia, è passato dagli occhiali alle lenti a contatto, ultime nate dell’innovazione oculistica. “Pochissimi rispetto a quanto accade negli Stati Uniti” – afferma Matteo Piovella, presidente della Società Oftalmologica italiana.

Quali le motivazioni? A parte la recente rivalutazione degli occhiali come strumento di seduzione e accessorio di grande moda, c’è una certa diffidenza nell’usare le lenti a contatto.

Nonostante in molti casi utilizzare tali lenti impedisca il peggioramento del disturbo visivo in modo maggiore di quanto non avvenga con l’uso degli occhiali, sembrano prevalere paure legate ad allergie, disturbi e danni all’occhio.

Si pensa comunque che diversi siano i punti forza e le debolezze riguardanti l’utilizzo delle lenti a contatto, cerchiamo assieme di capire quale siano:

I rischi da lenti a contatto, oggi, sono ridotti al minimo. “Le nuove lenti usa e getta, mensili, quindicinali e giornaliere, sono una garanzia di igiene e pulizia se usate correttamente. Episodi gravi di congiuntivite allergica – assicura l’oftalmologo – sono ormai rarissimi, più che altro si tratta di fastidi e irritazioni minime, che si risolvono in un paio di giorni”.

“I fedeli delle lentine sono donne in 7 casi su 10. E per lo più vogliono correggere la miopia” – aggiunge Umberto Merlin, vicepresidente dell’Associazione -“Le più usate sono le lenti morbide, bisettimanali e giornaliere. Questo perché il muco delle lacrime sporca le lenti e, cambiandole di frequente, ci si mette al riparo da irritazioni”. L’esperto suggerisce perciò di eliminare le lenti annuali, soggette ad accumulare di più germi e sporcizia.

Nessun problema per docce e bagni con le lenti addosso, basta evitare di far entrare troppa acqua negli occhi: si potrebbero verificare due tipi di inconvenienti. “Nel primo caso, le lenti si possono allargare, perché il liquido contiene meno sale rispetto all’umore dell’occhio, nel secondo caso si possono stringere per il motivo opposto. Questo inconveniente può causare fastidi, ma le lenti dovrebbero tornare normali in 15 minuti”.

Per quanto riguarda le lenti a contatto, ce ne sono di due tipi, dure e morbide. La capacità di portarle più o meno a lungo dipende dalla quantità di ossigeno che raggiunge la congiuntiva: quando ne penetra poco, gli occhi fanno male e bisogna togliere le lenti. Alcune lenti dure permettono un passaggio di ossigeno sufficiente a renderle tollerabili tutto il giorno (durante la notte vanno tolte in ogni caso). Anche certe lenti morbide vanno tolte durante la notte, mentre altre si possono portare per parecchi mesi comodamente, fermo restando che debbano essere tolte e lavate almeno una volta alla settimana.

Per quanto riguarda la portabilità, le lenti rigide hanno molti più vantaggi, ma quelle morbide sono più facili da portare, almeno all’inizio.